La PEC diventa europea: quali sono le novità?
La PEC (Posta Elettronica Certificata) è considerata alla pari di una raccomandata con ricevuta di ritorno, funziona in modo molto simile alla tradizionale casella di posta elettronica e soddisfa i requisiti previsti dal Regolamento elDAS per il servizio elettronico di recapito certificato (SERC).
AgID, Agenzia per l'Italia Digitale, e i Gestori di Posta Elettronica Certificata riuniti in AssoCertificatori hanno annunciato che, grazie anche all'azione trainante dell'Italia, si è concluso con successo il processo di definizione e pubblicazione del nuovo standard ETSI EN 319 532-4.
Questo risultato rende effettiva l'interoperabilità a livello europeo dei sistemi di eDelivery qualificato in conformità con il Regolamento eIDAS, basato sull'utilizzo del protocollo di trasporto REM (Registered Electronic Mail).
In altre parole, con l'approvazione dello standard ETSI (European Telecommunications Standards Institute) l'attuale servizio PEC consentirà a cittadini e imprese degli stati membri di comunicare con pieno valore legale e in modo sicuro, rendendo, di fatto, la Posta Elettronica Certificata valida in tutta Europa.
La PEC italiana diventa quindi PEC europea, un sistema di recapito qualificato utilizzabile a livello europeo per lo scambio sicuro di comunicazioni elettroniche dotate di valore probatorio.
Adeguamento PEC standard europei: che cosa cambia?
Il nuovo standard ETSI individua gli elementi chiave di un'interfaccia tecnologica condivisa (CSI – Common Service Interface) che consente il dialogo sicuro tra i Gestori di servizi di recapito qualificato e, di conseguenza, anche quello tra cittadini e imprese e enti governativi degli Stati Membri.
Che cosa significa? Vuol dire che la PEC europea certificherà i seguenti dati:
L'identità di chi possiede un indirizzo PEC, ovunque risieda nella UE;
L'integrità del contenuto;
L'ora e la data di invio e di ricezione del messaggio.
Il primo passaggio necessario che l'adeguamento agli standard europei prevede è il riconoscimento dell'utente titolare di PEC. Per effettuare l'operazione si potrà scegliere una tra le seguenti modalità:
SPID (Sistema Pubblico d'Identità Digitale);
Firma digitale;
CIE (Carta d'Identità Elettronica);
CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
DVO (De Visu Online) con operatore;
Direttamente di persona, recandosi agli sportelli autorizzati.
Il secondo step, invece, prevede l'attivazione dell'Autenticazione a due fattori (2FA), obbligatoria per operare con la PEC a livello europeo. L'utente potrà accedere alla propria casella utilizzando la combinazione: username + password + OTP e notifica push di autorizzazione.